La civiltà dei mass-media

Con l’espressione mass-media, che letteralmente vuol dire mezzi di massa, si intende l’insieme degli strumenti della comunicazione di massa che consentono di comunicare un messaggio o un’informazione ad una massa di persone nello stesso tempo.

G. G., Loggia Il Dovere, Lugano

Una rivoluzione nel mondo della comunicazione

I moderni mezzi di comunicazione di massa sono un prodotto dello sviluppo del sistema produttivo industriale e del progresso tecnologico e, nella società, rivestono un ‘importanza fondamentale, tanto che, non di rado, sono al centro di dibattiti e di polemiche sul loro ruolo, sulla loro funzione e sui loro effetti sociali.

La nostra civiltà è dominata dai mezzi di comunicazione. Televisione, radio, stampa e ultimamente la rete telematica internet ci hanno consentito di accorciare sempre di più le distanze tra i popoli perché è possibile venire a conoscenza di avvenimenti accaduti anche all’altro capo del mondo. Infatti i mass-media rappresentano una forma democratica di informazione, ossia la loro diffusione si è talmente capillarizzata che tutti possono accedervi. Ogni individuo, venendo in contatto con gli eventi culturali, di cronaca, delle civiltà, dei costumi delle popolazioni di tutto il pianeta, ha modo così di ampliare i propri spazi mentali. Oggi gli eventi della società contemporanea hanno modo di diffondersi rapidamente, anche nello stesso momento in cui stanno accadendo; ciò si è reso possibile grazie agli alti livelli raggiunti dalla tecnologia. I mass-media hanno dunque rivoluzionato davvero l’universo delle comunicazioni investendo anche la sfera privata degli individui, cambiando i loro saperi, le loro abitudini e il loro modo di pensare. Ciò ha portato senza dubbio a dei vantaggi e a degli aspetti positivi, tuttavia vi sono anche dei fattori negativi: la massificazione culturale.

Ormai sembra che la realtà sia solo quella mediata dalla televisione, per cui siamo sempre più assuefatti dalla cultura delle immagini che la stampa e la TV, per suscitare interesse nell’individuo, hanno come caratteristica la sensazionalità. Inoltre, venendo bombardati costantemente da notizie e opinioni che filtrano attraverso i mass-media, gli individui possono perdere la capacità di porsi criticamente nei confronti degli eventi, rischiando di pensare e di parlare con lo stesso linguaggio dei mass-media. Oltre tutto questi ultimi hanno avuto delle ripercussioni anche di tipo sociologico e comportamentale: nelle famiglie c’è sempre meno dialogo perché nei momenti della giornata in cui è possibile ritrovarsi è sempre presente una televisione accesa che zittisce tutti con la sua capacità di attirare l’attenzione.

Comunicazione e simbolismo esoterico

Per come viene oggi intesa e praticata sui mass-media la comunicazione e la realtà iniziatica sono termini antitetici. I principi moderni di trasmissione delle informazioni disponibili prevedono divulgazione, libero ed indiscriminato accesso, discrezionalità, esaustività, chiarezza e completezza e la rete non fa eccezione, anzi, massimizza questi elementi.

AI contrario, un sapere iniziatico non viene trasmesso attraverso questo tipo di comunicazione. Lo si conquista con fatica, in un percorso di ricerca individuale che incontra ostacoli, tra informazioni velate o nascoste che devono essere intuite, che sono disperse tra fonti non collegate, che non possono confrontarsi con l’esperienza acquisita.

Inoltre, il linguaggio usato non è quello comune, con un senso rintracciabile sui dizionari, poiché attribuisce a parole, a segni che hanno convenzionalmente certi significati, un altro senso, peculiare e comprensibile ai soli appartenenti. Le stesse parole conoscono un uso diverso, definito da tradizione, ritualità e convenzioni. Ogni definizione massonica, se riportata così come è nel mondo profano, è fatalmente destinata ad essere riportata in modo scorretto. Occorre interpretare un linguaggio che viene usato nell’ambito iniziatico e che di esso è comunque parte integrante.

Occorre ricordare che tutta la ritualità utilizzata, ed ogni interpretazione di principi e simboli, rappresentano sempre momenti evolutivi di un cammino iniziatico che non ha mai fine. Quando i liberi muratori si riuniscono, lo fanno in forma rituale, usando, come in una rappresentazione sacrale, un linguaggio che si riferisce metaforicamente a quello delle antiche logge muratorie. Esso è ricco di simboli e come tale non è comprensibile, o può essere falsamente interpretato, da chi non lo conosce a fondo. Per questo motivo non è trasmissibile e può essere usato unicamente nei rituali all’interno del Tempio. È un tipo di linguaggio che viene definito esoterico.

Inoltre, come linguaggio simbolico, non ha né può avere la stessa oggettività del linguaggio profano, in quanto ogni simbolo e ogni segno è suscettibile di essere interpretato soggettivamente e quindi in modo personale ( anche dai singoli massoni). Naturalmente è logico che i lavori di Loggia portano, in un certo modo ad armonizzare questi segni e simboli e a costruire giudizi comuni. Tuttavia il relativismo dei significati è sempre vivo e la parola è usata per essere scritta soprattutto nell’anima. Il linguaggio simbolico ed esoterico unisce ma mantenendo le sfumature e le diversità di ogni individuo. La conoscenza porta a migliorare sé stessi e l’umanità: ha uno scopo comune ma un percorso individuale.
La cultura di massa tende invece ad appiattire le identità degli individui, e quindi dei popoli, su modelli prestabiliti. Viene fornita così una pseudocultura: non perché i mass-media diffondano delle falsità, ma perché inducono a dei falsi bisogni che vengono presentati come indispensabili, anche a quei popoli che mancano dei primari beni di consumo. Per non rischiare di perdere le proprie radici è opportuno che ogni civiltà diventi più consapevole dei propri costumi e della propria identità culturale, al fine di non venire schiacciati da altre popolazioni più forti economicamente che impongono nel mondo il proprio modello. Tutto ciò rientra nel più ampio processo di globalizzazione che avviene su più fronti: a livello culturale, economico e dell’informazione. In tal modo ogni paese non può più considerarsi isolato dagli altri.

La globalizzazione non investe solo il mondo economico, ma anche quello culturale. Sotto questo aspetto un ruolo importante è giocato dai mass-media che forniscono un unico modello sociale a cui ispirarsi, soprattutto quello occidentale. Da un sondaggio condotto dal Washington Post tra 25.000 adolescenti di tutti i continenti è emerso non solo che hanno gli stessi gusti,ma che perseguono gli stessi modelli, valori e obiettivi presenti nei telefilm americani, nella musica e in tutto ciò che è veicolato dai massmedia.

Non a caso si parla anche di globalizzazione dell’informazione. Questo fenomeno è legato alla velocità con cui attualmente si propagano in tutto il mondo le notizie, tanto che queste ultime possono causare dei contraccolpi a livello economico.

I media dunque hanno portato il mondo ad una sorta di “cortocircuito culturale” in cui tutti i paesi, anche i più lontani, sono messi in contatto tra loro, in cui gli individui possono ampliare i loro spazi mentali.

Tuttavia è bene che tutti si pongano in modo critico nei confronti di essi senza perdere mai la propria identità d’individuo e di appartenente ad un popolo. E’ forse questa una delle sfide del nuovomillennio.