Costruire il Tempio dell’umanità

Premessa: L’albero è giudicato dai suoi frutti e l’uomo dalle sue gesta. Hiram è morto perché gli uomini non hanno compreso che tutti siamo uguali sul cantiere della vita, e che le gerarchie necessarie sono relative, e reversibili secondo le necessità. Ognuno ha un suo posto a dipendenza delle sue capacità, conoscenze, attitudini, e le funzioni devono essere svolte da quelli che sono stati preparati per farlo, e secondo le loro attitudini. Fattore principale: dominare le passioni.

B. C. – Loggia Il Dovere, Lugano

D omanda: Ci stiamo impegnando nella costruzione del Tempio dell’umanità. Cosa significa? Come si svolge nella nostra vista quotidiana? Quanto seriamente vi partecipiamo? Cosa facciamo affinché la costruzione non si trasformi in uno spettacolo superficiale e in un agire inutile? Una domandamolto difficile e complessa cui rispondere tutto di un fiato. Quindi cercherò un approccio iniziale, magari basato sull’esperienza professionale, come modello di risoluzione dei problemi, di sviluppo di progetti, onde identificare un “modus operandi” per creare, suscitare, rispolverare il desiderio di ordineedi crescita cheèpresente inciascuno di noi. La speranza è quella di riaccendere gli animi, e quindi sperare sempre in un miglioramento continuo, in un sistema completo, ideato e progettato per uno sviluppo organico, coerente, ed armonico.

Una specie di creazione di un Paese modello, replicabile dove si sviluppano le attività che creano sviluppo umano, con valenze e ricadute positive sociali che vanno oltre le frontiere del “possedere”, dell’essere che vuole prevalere su tutto e tutti. Il Paese è oggi per ogni massone, la LOGGIA, entro la quale possiamo lavorare alla nostra pietra grezza in piena libertà, democrazia, fratellanza. Modello replicabile, a vantaggio della società, con ordine, speranza e in armonia.

Come?
Ilmodello ha tremotori di spinta che rappresentano l’iniziativa socio-economica, un organo di informazione e comunicazione, e una struttura tecnica. I presupposti:

C’è un Paese (umanità, persone, fatti, idee, sogni) che non compare: è la parte migliore del Paese, che attualmente non si vede. La partemigliore del Paese pensa, produce, guida il futuro, si muove fuori delle frontiere, ha idee e risorse, ha una fede, una credenza. Lo sviluppo economico, sociale in tutta la nostra storia, è stato creato da singoli grandi uomini che hanno operato in una comunità, in un gruppo solidale, in un raggruppamento di idee, obiettivi, ideali, e nella politica. Hanno operato consapevolmente o non consapevolmente, selezionando contesti geografici e obiettivi, uomini, movimenti, conun interesse specifico nei confronti della loro iniziativa. La parte migliore del Paese è oggi maggioritaria, ma invisibile e soffocata. Devono emergere e iniziare a “riconoscersi” in diversi punti, quali persone, idee, pensieri, riconoscendo di costituire la rete migliore del Paese. Il riconoscimento porterà all’aggregazione e contestualmente alla consapevolezza. La partemigliore si scopre maggioritaria. Il Paese acquisisce la consapevolezza di una sua forza intrinseca.

– Riconoscimento

-Consapevolezza senso di appartenenza

– identità

E tutto questo conduce ad una crescita del peso specifico del Paese (come gruppo di uomini, in assoluto e sullo scenario “sociale”, profano, e internazionale), e crescita del Tempio dell’umanità.

Iniziative sociali – economiche 
Supporto ai bisognosi e meritevoli, sostenendo quanti nel bisogno, senza distinzione di credo politico, religioso, razza, sesso e nazionalità. Senza razzismo in poche parole. Gli uomini hanno bisogno non solo di aiuti materiali, ma anche di spiritualità, di credere e di sperare, di amore e amicizia. Di luce.

Organo di informazione e comunicazione
Scopo primario dell’organo di informazione è creare consapevolezza, fornire informazioni, suscitarecuriosità ed entusiasmo all’interno del PaeseoGruppo, nei confronti delle iniziative da attuare. E di comunicare verso ilmondo profano, fuori del Paese.

Struttura tecnica – operativa 
La struttura “tecnica”, o operativa, si fa carico di tutti gli aspetti di coordinazione, progettazione, realizzazione, fattibilità e unificazione degli obiettivi e scopi, onde essere in grado sempre di supportare ogni iniziativa, materiale o spirituale, sempre e durevolmente, senza disparità né dispendio di energie, puntuali e organizzate. Un maggiore coordinamento entro i 3 motori, o gruppi di lavoro, aumenterà in modo esponenziale la complessità totale e la quantità di informazioni da gestire, di iniziative da elaborare. La struttura tecnica consente però a tutti i processi di funzionare in modo correlato e coerente, senzadispendio di forze e di valore delle stesse iniziative. E in sostanza, ne accrescerebbe l’efficacia delle stesse, sotto tutti gli aspetti. Il lavoro svolto risulterebbe così piùomogeneo, regolare e continuativo, equo, ampio e trasparente nelle sue azioni.

Primo PASSO 
Avere una visione, guardare avanti. Quali sono gli obiettivi, miei e del Paese. Quale sarebbe l’idea. Cosa posso fare io. Partire all’azione. Tutto all’inizio comincia da NOI, e quindi è necessario sapere cosa si vuole e dove si vuole andare, e cosa si vuole ottenere. Poi, possiamo partire all’azione.

Secondo PASSO
Trovare il gruppo e guardare avanti. Abbiamo bisogno degli altri, di amici, di un’unione di obiettivi e di idee, per poter fare sì che gli obiettivi possano essere raggiunti.

Terzo PASSO
Applicare e agire nel progetto e negli obiettivi assieme. Tante piccole LUCI illuminano il mondo. Ogni persona produce la sua parte, e ad un determinato punto, tutti i processi di sviluppo e di avanzamento sono comunicati al Gruppo, e dopo una revisione, unificazione, aggiustamenti dovuti, si procede oltre. Quindi ogni iniziativa sarà sviluppata in uno schema a 3 fasi. Questa è la fase in cui i membri selezionati che devono partecipare ad una specifica attività, si incontrano e definiscono il DOVERE in tutti i suoi aspetti. Una definizione accurata consente di determinare con chiarezza gli scopi e le qualità essenziali di un certo obiettivo. Nasce cosi un “contenitore” che contiene tutti i dettagli in base al quale avviare le azioni specifiche. Sulla base della definizione effettuata, il responsabile dell’attività / degli obiettivi specifici, coinvolge le persone necessarie e il processo inizia a funzionare. In seguito al rodaggio dell’iniziativa (fase pilota), si procede alla successiva espansione e promozione su scala maggiorata. Questo porta ad un impegno generale, costante, unificato, nella costruzione del Tempio dell’umanità, con una partecipazione seria, coinvolgente, stimolante e verificabile, di tutti gli uomini. Ogni azione e sviluppo viene costantemente monitorato e verificato, onde evitare un agire superficiale ed inutile, o dispersivo. I mezzi a disposizione sono limitati, le persone pure, quindi bisogna utilizzare tutto quanto a disposizione in maniera e misura saggia, onde ottenere il massimo scopo dalle nostre azioni. Le influenze e le tentazioni, le passioni, sono sempre al varco, ma se siamo in molti, e uniti, e organizzati, gli effetti saranno mitigati e ridotti al minimo. Per mettere tutti questi concetti, se vogliamo “professionali” o imprenditoriali, nella sostanza, e attuare al meglio le nostre azioni, anche fuori del Paese, (i:e LOGGIA nel nostro caso) dobbiamo saper controllare le passioni, favorire il colloquio – l’amicizia – l’amore, e impegnarci nell’insegnamento e nel passaggio delle esperienze e conoscenze, anche dando l’esempio.

Personalmente ritengo che tutti i problemi che attualmente attanagliano il mondo, dal finanziario, alla delinquenza, la maleducazione, il menefreghismo, la superficialità, l’aggressività, e quant’altro, dipendano sostanzialmente da un’unica cosa. Il piacere e il volere del POSSESSO, del valore materiale che prevale su tutto e tutti. E oramai oggi tutto questo “errore” nel crescere dell’individuo parte già dalla nostra seconda nascita, in un’escalation continua, senza più i freni e i limiti che avevamo nel passato. L’uomo cieco vive nel buio, ma anche chi riceve troppa luce è cieco. La prima nascita, quella materiale, la seconda, quella della gnosi. E da subito la deviazione avviene assillante dai mezzi di consumo, dagli organi di informazione, dalla creazione di necessità, da schemi di vita falsati. Dai metodi di insegnamento scolastico portanti alla creazione di futuri operai che dovranno lavorare per consumare, sempre di più, e non atti a dare la luce, la conoscenza, la fede. Dalla divulgazione delle informazioni ai massimi quantitativi e disponibile per tutti e “di tutto”. Nel passato gli uomini vivevano nel buio e la luce era appannaggio di pochi eletti, uomini di potere e di controllo. Principalmente uomini singoli, identificabili nel beneenel male, e quindi soggetti ad una morale. Oggi il controllo è nelle mani di entità di potere enorme, che controllano l’informazione, il commercio, i desideri e lo stile di vita delle masse, e pure le fedi religiose. Entità senza un nome, formata da gruppi di individui accomunati dagli stessi desideri di possesso. Nel mondo moderno gli uomini vivono nel buio, accecati dalla luce del possesso, e del potere che porta al possesso, sommersi da troppa informazione e scarsa cultura e senno, e di mancanza di tempo, volontà, e di capacità da dedicare ad un’analisi più profonda, ad una presa di coscienza, ad assunzioni di responsabilità verso il futuro dei nostri figli. Anche a noi, Massoni, quindi, l’arduo compito di dare una giusta luce.